Banda larga, l’internet veloce corre a rilento in Italia_Intervista Sky.it ad Andreina Mandelli (USI/SDA Bocconi)
Alla fine, "la banda larga si farà". Almeno così sembra: stando a quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il governo dovrebbe stanziare infatti i fondi per internet veloce entro fine anno.
Era stato a inizio novembre, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta a dare lo stop governativo ai fondi, provocando le critiche di Confindustria e della rete. Adesso, dopo le rassicurazioni di Scajola, il “piano Romani” (così si chiama perchè prende il nome del suo promotore, il viceministro allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni) dovrebbe dunque essere finanziato: prevede di garantire - almeno teoricamente - internet veloce a quasi tutta la popolazione italiana, con l’obiettivo di portare la banda larga a 20 Mbs al 96% dei residenti entro il 2012 e raggiungere il restante 4% con una navigazione a 2 Mbps. [...]
“Le attività che possono essere svolte sulla rete grazie alla banda larga sono ovviamente diverse – spiega Andreina Mandelli, docente SDA e professore a contratto presso il dipartimento di management dell' università Bocconi di Milano - Innanzitutto, va considerato l’aspetto formativo: basta visitare il canale “education” di Youtube per rendersi conto come ormai ci siano intere lezioni universitarie, alcune delle quali con docenti di grande fama, interamente disponibili on-line. Ma banda larga vuol dire anche disponibilità di prodotti formativi più strutturati e organici, che usano il video come una delle componenti essenziali di questa formazione a distanza. Chi non ne può usufruire è inevitabilmente tagliato fuori”.
“Osservando il fenomeno nella prospettiva del consumatore digitale – prosegue la docente - le attività che possono essere svolte sulla rete sono poi molto diverse. Un utente che non dispone di internet veloce deve ad esempio rinunciare all’intrattenimento basato sui video, a quello incentrato sui giochi ad alto contenuto di multimedialità, alla video informazione e ai servizi di video-chat”.
Un capitolo a parte merita invece l’e-commerce: “con la banda larga cambia radicalmente l’accesso agli acquisiti on-line: nell’ambito turistico, solo per fare un esempio, una cosa è se voglio vedere una destinazione turistitica attraverso un video, un’altra è se devo semplicemente attenermi alle testimonianze di altri viaggiatori. Tutte attività, queste, in cui viene valorizzata la cosiddetta ‘social richness’: ovvero la ricchezza sociale della modalità video, che è molto più alta di tutte altre forme di comunicazione”.
di Filippo Maria Battaglia - Sky.it (Articolo Integrale)
Era stato a inizio novembre, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta a dare lo stop governativo ai fondi, provocando le critiche di Confindustria e della rete. Adesso, dopo le rassicurazioni di Scajola, il “piano Romani” (così si chiama perchè prende il nome del suo promotore, il viceministro allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni) dovrebbe dunque essere finanziato: prevede di garantire - almeno teoricamente - internet veloce a quasi tutta la popolazione italiana, con l’obiettivo di portare la banda larga a 20 Mbs al 96% dei residenti entro il 2012 e raggiungere il restante 4% con una navigazione a 2 Mbps. [...]
“Le attività che possono essere svolte sulla rete grazie alla banda larga sono ovviamente diverse – spiega Andreina Mandelli, docente SDA e professore a contratto presso il dipartimento di management dell' università Bocconi di Milano - Innanzitutto, va considerato l’aspetto formativo: basta visitare il canale “education” di Youtube per rendersi conto come ormai ci siano intere lezioni universitarie, alcune delle quali con docenti di grande fama, interamente disponibili on-line. Ma banda larga vuol dire anche disponibilità di prodotti formativi più strutturati e organici, che usano il video come una delle componenti essenziali di questa formazione a distanza. Chi non ne può usufruire è inevitabilmente tagliato fuori”.
“Osservando il fenomeno nella prospettiva del consumatore digitale – prosegue la docente - le attività che possono essere svolte sulla rete sono poi molto diverse. Un utente che non dispone di internet veloce deve ad esempio rinunciare all’intrattenimento basato sui video, a quello incentrato sui giochi ad alto contenuto di multimedialità, alla video informazione e ai servizi di video-chat”.
Un capitolo a parte merita invece l’e-commerce: “con la banda larga cambia radicalmente l’accesso agli acquisiti on-line: nell’ambito turistico, solo per fare un esempio, una cosa è se voglio vedere una destinazione turistitica attraverso un video, un’altra è se devo semplicemente attenermi alle testimonianze di altri viaggiatori. Tutte attività, queste, in cui viene valorizzata la cosiddetta ‘social richness’: ovvero la ricchezza sociale della modalità video, che è molto più alta di tutte altre forme di comunicazione”.
di Filippo Maria Battaglia - Sky.it (Articolo Integrale)
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