LivePetitions. Una case history da coda lunga_secondo Marco Camisani Calzolari

LivePetitions è una piattaforma internazionale, gestita da Speakage Srl , che offre la possibilità di creare gratuitamente una raccolta firme, offrendo una serie di strumenti correlati molto utili sia ai "petizionieri" sia ai "firmatari".


Marco Camisani Calzolari condivide con i lettori del suo Blog, questa interessante Case History. Dice: "Abbiamo raccolto più di 1300 petizioni e più di 200 mila firme [..] ed implementato caratteristiche che già ci rendono notevolmente più avanzati: messaggistica interna tra firmatari, geolocalizzazione delle firme, risposte pubbliche ai commenti, moderazione sociale, pagine personalizzabili,
etc…".

"Il nostro modello di business è misto; è basato sulla pubblicità tabellare, quella contestuale, quella diretta, sulla vendita di domini, e altre piccole forme di introiti correlate alle petizioni, che apparentemente non generano grandi utili ma che pochi dollari che provengono dalle piccole nicchie, generano poi introiti assimilabili a quelli delle forme di revenues più popolari. Tra i microprodotti vendiamo ai petizionieri la possibilità di escludere la pubblicità e/o di non mostrare il nostro header/bar col nostro logo, trasformando così LivePetitions in una piattaforma completamente personalizzata".

"Sono molte ormai infatti le istituzioni/giornali/aziende che stanno usando LivePetitions in questo modo, al posto di scrivere del codice arrangiato sul loro sito per raccogliere le firme. Abbiamo infatti creato una piattaforma per cui creare gratuitamente una petizione da noi, al posto di un semplice form sul proprio sito, significa non solo offrire un sistema avanzato che permette per esempio ai firmatari di parlarsi tra di loro con un sistema di messaggistica, ma di garantire che il numero di firme sia veritiero".

"Tuttavia noi siamo consapevoli di quanto la coda lunga sia rappresentativa del nostro modello di business e il nostro business plan si basi su di essa. Nel backend abbiamo a disposizione uno strumento che ci permette di verificare quali sono le petizioni più attive. Il risultato, se visualizzato su un piano cartesiano genera una figura come quella di seguito. Ovvero la coda lunga! Quella vera, aggiungo io, perché in questo caso non è più teorica, ma reale e validata, in quanto non descrive più un modello, ma sono i dati che generano il grafico della coda lunga".

"La figura che vedete qui sopra elenca nelle ascisse le petizioni di LivePetitions (nella fattispecie questa si riferisce alla versione italiana www.firmiamo.it) che hanno ricevuto almeno una firma nell’ultima ora e nelle ordinate il numero di firme".

"Si tratta di un esempio concreto di attività online che rispecchia fedelmente le logiche della Long Tail.
Anche le forme di revenues della piattaforma si basano prevalentemente su piccoli servizi o annunci pubblicitari correlati alle petizioni. La maggior parte dei ricavi proviene proprio dai piccoli numeri, ovvero dalle petizioni che raccolgono anche una sola firma all’ora o al giorno. Nel loro insieme, le "hits", ovvero le petizioni che raccolgono molte firme, generano ricavi minori rispetto alla somma delle minori".

"Tutta la nostra organizzazione si basa su questo principio. Per esempio trattiamo ogni singola richiesta con grande cura, diamo la stessa importanza alla petizione che raccoglie 30 firme al mese, così come a quella che ne conta 80 mila. Rispondiamo a tutti e aiutiamo anche il singolo utente che ha difficoltà a firmare perché magari ha i cookies disabilitati. Non lo facciamo ora solo perché siamo ancora piccoli, per poi dimenticarcene in futuro. Ogni aspetto del nostro progetto si basa sulla Long Tail. Quindi anche il modo con cui abbiamo progettato il customer care o la moderazione dei commenti che è "social", ovvero sono gli utenti stessi a segnalarci eventuali impropri o violazioni e noi moderiamo solo quelle segnalate".

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