Come tutti hanno avuto modo di vedere il marketing sta cambiando adeguandosi ai rapidi mutamenti della società. Si avverte la necessità di formulare un nuovo paradigma che contenga indicazioni più aggiornate e precise riguardo la rete e le opportunità di comunicazione e promozione che questa offre. La rete è sicuramente il fenomeno più dirompente degli ultimi 10 anni dal punto di vista socio-economico, tanto da esser considerata parte integrante di ogni azienda. Anche dal punto di vista promozionale la rete rappresenterà il futuro. Secondo l’indagine Upa gli investimenti pubblicitari online sono cresciuti 2007 del 35% mentre i mezzi di comunicazione tradizionali si trovano in una fase di stagnazione. Nel frattempo si affermano nuovi trend: c’è attenzione alle sperimentazioni e si sviluppano nuove forme di adv non convenzionale come il guerrilla marketing e il viral. In questo scenario, le aziende non potranno più fare a meno dell’uso di internet e per questo dovranno essere in grado di svolgere le loro attività parallelamente nel mondo online e offline. L’approccio che rappresenta una valida e consistente soluzione è quello della multicanalità.
Ci troviamo di fronte ad un consumatore multicanale, la cui caratteristica predominante è l’attivismo, è perfettamente a suo agio nella rete, ma utilizza di frequente canali tradizionali anche solo per acquisire informazioni, muovendosi quindi, con familiarità e autonomia in un universo fatto di attività on line e off line. Va considerato che mentre le imprese ragionano in termini di canali, i clienti pensano in termini di prodotti o servizi, ciò significa che per loro non ha particolare interesse quale è il canale di interazione, ma che la marca fornisca la medesima esperienza in qualsiasi canale venda o comunichi. Il marketing deve quindi fare in modo che tutte le interazioni con la marca siano coerenti secondo una visione multicanale integrando i vari strumenti di promozione. L’attualità di tale argomento è dimostrato anche dalla nascita dell’ “Osservatorio sulla Multicanalità” creato tra gli altri dal docente Giuliano Noci.
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