Il lungo pomeriggio di Villa Pamphili. Voci da un FLASH MOB.

E' stato incredibile. Ansia, curiosità e meraviglia prima dell'inizio, allegria mista a stanchezza alla fine.

Villa Pamphili di Roma è stata invasa da cuscini. Sì, proprio così: cuscini.
Sì è materializzato in uno dei parchi più grandi della capitale un "flash-mob": un gruppo di persone si è infatti riunito in maniera davvero insolita, dandosi appuntamento tramite un messaggio fatto girare per mail e su alcuni blog...per prendersi a cuscinate.
Più di duecento ragazzi hanno partecipato a questo "Pillow Fight" e io ero lì.
L'appuntamento era alle 16.00. Alle 16 meno venti il luogo prestabilito già era gremito di persone e tantissima altra gente, armata di cuscino, si stava dirigendo verso lo "scontro". Le facce erano quelle di liceali, ma non di rado si incontravano ragazzi più grandi.
Alle 16 in punto ecco il fischio che dà il via libera alla lotta. Iniziano a volare cuscini e i sorrisi iniziali si trasformano in risate di allegria. Per non essere da meno,prendo il mio fido cuscino e mi lancio nella mischia. Vinco l'iniziale timore e mi lascio trasportare. E' stato fantastico. Ne ho prese tante e ne ho date tante, e lo stress accumulato in tutta la giornata è svanito in un attimo. Un'esperienza unica.


Tutti quelli che sono stati sabato a Villa Pamphili a cui ho chiesto un parere sulla giornata ne hanno parlato con entusiasmo.
Il lato negativo? E' stato stancante! Ed ecco che entra in gioco il marketing. La Red Bull si è fatta trovare lì pronta a distribuire il nuovo energy drink (Red Bull senza zucchero) a tutti i partecipanti. Quale scelta più azzeccata? I ragazzi (tra i quali il sottoscritto), assetati e stanchi hanno ricevuto una lattina di Red Bull e hanno potuto sperimentare l'efficacia della bevanda (in quei casi davvero eccezionale). Sono stati distribuiti anche piccoli libretti che illustravano tutti le possibili situazioni in cui una Red Bull può divenire indispensabile.


Caricati dal Toro Rosso i partecipanti al flash-mob hanno continuato a suonarsele fino al tramonto senza cessare un attimo,facendo praticamente perdere il connotato flash all'evento. Si vedevano cariche,assalti,agguati: sembrava di vivere scene di "Braveheart". Solo il sole ha potuto dire basta a tutti i ragazzi lì presenti. Al tramonto tutti a casa quindi, ma allegri.


E' stato un evento con la più forte capacità di aggregazione a cui abbia mai partecipato. Un gesto da sempre legato all'infanzia e agli affetti, quale quello della "cuscinata", è stato condiviso da tantissimi ragazzi. E' un evento che ha preso letteralmente il cuore dei partecipanti.

Può essere questa una nuova via di approccio allle persone? Se gestita bene credo di sì.
Un brand per avere successo in queste iniziative dovrà lasciare intatto il carattere di spontaneità, di imprevidibilità dell'evento, dovrà trovare una forte coerenza tra la propria identity e questo tipo di avvenimenti.

Sponsorizzare i cuscini da utilizzare? Non sarebbe male. Molti però hanno già provveduto a personalizzare il proprio guanciale, e sarà difficile quindi per qualsiasi brand sostituirsi a un bel "DAJE FORTE!".

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