TomTom. Un altro esempio di come la tecnologia cambia la nostra vita

Durante i viaggi in macchina con tutta la famiglia, era solito assistere ad uno stressante siparietto che vedeva protagonista il bambino annoiato e schizofrenico, che dopo i primi due km di viaggio, iniziava già ad assillare i genitori con la consueta frase: “Siamo arrivati?”. La storia si ripeteva per ore ed ore semplicemente perché il mal capitato conducente era in grado solo di fornire una risposta vaga del tipo “quasi arrivati”.


Questo scenario si era evoluto già negli anni passati quando la noia veniva combattuta con Cd (Zecchino d’oro) o videogiochi portatili, fino ad arrivare ai più tecnologici televisori e lettori Dvd, il tutto per vivere un’esperienza piacevole e soprattutto non stressante. Tra le nuove tecnologie la fa da padrone (per la straordinaria diffusione) è il navigatore satellitare. Chi non conosce il Tom Tom? Il prezzo accessibile e l’indiscussa utilità dello strumento lo stanno rendendo indispensabile per qualsiasi tipo di spostamento.

A pochi anni dal lancio, sarebbe difficile immaginare di andare in un nuovo posto senza, ricorrendo a cartine stradali, con la possibilità di perdersi e il conseguente stravolgimento della tabella di marcia. La voce che a volte entra di diritto nelle discussioni e con un tono, a volte da sapientona, ci indica la strada giusta. Il bisogno da soddisfare, per i marketer era evidente. Perché preoccuparsi di come raggiungere le mete, avere la sensazione di assenza di controllo e zero possibilità di percorrere strade alternative. Oggi, chi possiede un navigatore satellitare viaggia più tranquillo. Ritornando al bambino indomabile, la risposta ora sembra sicura e decisa: “Mantenendo la velocità di crociera e considerando un pit stop di circa 7 min., arriveremo alla meta stabilita tra 2 ore e 17 minuti”… “quindi muto!”. Nessuna possibilità di replica. Se si tratta di un viaggio lungo si ha la possibilità di prendere strade alternative, non pagare il pedaggio o fare soste in paesi che prima avevamo sentito solo perché la squadra di calcio della città giocava in una delle categorie del campionato (esempio Fiorenzuola). Quale sarà la prossima innovazione della quale non potremmo fare a meno?

Io ho già scommesso su uno strumento dalle sembianze simili, che rivoluzionerà il mondo della comunicazione. Pensavo ad un traduttore vocale. Trovo incredibile che con le tecnologia a disposizione ed un mondo così globalizzato ci siano ancora problemi di discutere liberamente con persone che parlano lingue diverse…staremo a vedere!

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