Uno strumento di promozione d'immagine al giorno. 1 - Il Corporate Blog

Una valutazione accurata del mondo del Web marketing può aiutare l’ azienda a spendere in modo più intelligente il budget destinato alla comunicazione e promozione dei propri brand. Uno degli strumenti del web 2.0 che ha maggiormente giovato della semplificazione di utilizzo degli strumenti in atto, è sicuramente il blog. Nati come diario virtuale personale, essi sono organizzati in categorie definite dall’autore e denominate “etichette”, nelle quali le informazioni vengono archiviate e visualizzate in ordine cronologico decrescente, ovvero con le notizie più recenti in evidenza. Colui che è solito scrivere commenti o “post” viene detto blogger. Un blogger può essere qualsiasi persona che registrandosi gratuitamente sui vari siti fornitori del servizio come appunto Blogger (tecnologia sviluppata da Google) e Splinder, inizia a dar vita alla sua “rivista o diario”, creando interesse intorno alla sua persona e alle sue idee. I blog possono essere creati da singoli individui, come ricercatori, giornalisti, opinion leader o da aziende. In molti casi sono stati i blog personali dei dipendenti dell’azienda a far notare gli indiscussi vantaggi di un contatto diretto e puntuale con i clienti, diffondendo la cultura aziendale e l’immagine dell’azienda.

I blog possono essere pubblici o privati, cioè ne può essere limitato l’accesso ad un gruppo di persone. Uno devi vantaggi funzionali è la possibilità di lasciare commenti, raccogliendo l’opportunità di sviluppare discussioni su temi specifici. Inoltre, si può seguire l’evoluzione di tali confronti nel tempo, attraverso il meccanismo dei feed[1], un valido supporto anche per selezionare in modo rapido le informazioni e ricevere aggiornamenti, in tempo reale. Considerati i numerosi vantaggi dell’utilizzo di questa tecnologia, non è difficile capire perché la blogosfera sia passata da 35 milioni di blog a 75 milioni in soli 320 giorni. E’ un dato importante se si pensa che ne vengono creati 120.000 ogni giorno, il che equivale a dire che 1, 4 ogni secondo, con un numero di post è pari a 17 al secondo[2]. Un esempio di questo sviluppo così rapido, anche in Italia, viene dal fatto che Roma è a sorpresa tra le prime dieci città del mondo come numero di post e commenti su blog , niente male se si pensa che la nostra lingua madre non è tra le più diffuse, e non ha una popolazione diffusa come le altre città.


Fig.1. Diffusione dei blog nel mondo (fonte: FeedBunner)


Anche i blog, come gli altri strumenti del Web 2.0 ricevono valore dalla comunità alla quale appartengono, infatti non sono dispersi nella blogosfera, ma attraverso i blogroll (link dei blog amici o dai quali si informano) e altri strumenti di social networking (MySpace, Flickr, LinkedIn ecc..), creano comunità intorno a temi di interesse comune, trasformando a volte le conoscenze on-line in occasione di business o semplice amicizia off-line. Guarda l'esempio di Crazy Marketing Network.

Internet per le sue note caratteristiche è stato massicciamente e globalmente utilizzato come strumento di promozione di immagine dal singolo individuo. Qualsiasi persona abbia da dire qualcosa al mondo oggi scrive un blog, e se saprà promuovere le proprie idee creerà valore sociale dal network generato.

Da un punto di vista di marketing stanno nascendo strumenti di misurazione sempre più efficaci per stabilire la notorietà del brand. Un esempio è Technorati, un sistema di blog tracking che consente tra le altre cose di calcolare con precisione in quanti post, in un dato periodo di tempo, il brand name o prodotto dell’azienda è presente rispetto ai suoi competitor.

In ambito aziendale si usa parlare di Corporate Blog. Il loro successo è dovuto principalmente alla percezione degli utenti di assenza di controllo dell’azienda nello strumento informativo. Infatti, vengono considerati una fonte autonoma e non direttamente collegata alle imprese e agenzie pubblicitarie. Le notizie risultano autorevoli e molto utili ai fini informativi ad esempio per risolvere problematiche riguardanti l’utilizzo di un prodotto. In definitiva, per la sua natura informale il corporate blog si presenta necessario sia come strumento di generazione della conoscenza internamente all’azienda, per spingere ad una partecipazione attiva i dipendenti, sviluppando conversazioni guidate, per creare un senso di comunità, oppure esternamente, usato per annunciare il lancio di nuovi prodotti o servizi, per chiarire e spiegare politiche aziendali anche in risposta a critiche ricevute.

I marketer devono aspettarsi che tra il pubblico del blog esterno, ci siano anche evangelisti o influenzatori, e di conseguenza preparare un comportamento adeguato per non disperdere le loro idee in termini di feedback su anteprime del prodotto, test sul prodotto e leve di marketing, e in generale su tutto ciò che è relativo a promozioni e comunicazione aziendale. La trasparenza e l’accessibilità delle informazioni postate sul Weblog rappresentano un valore aggiunto al livello di credibilità dell’azienda. Invece di essere un aspetto da temere, la trasparenza rappresenta un mezzo nuovo e incisivo per avere successo nel business[3]. Proprio per questo più del 5% delle aziende Fortune 500 ha un blog esterno e nel 2006 erano il 34% le aziende grandi che ne possiede uno[4].

Se realizzati in modo corretto, i blog offrono agli operatori di marketing la possibilità di instaurare un dialogo informale con i clienti. Per le società sono un banco di prova per nuove idee di prodotto, ad esempio, uno spazio per vedere la reazione dei clienti. Dall’altro lato, per ottenere risultati, gli operatori di marketing devono aggiornare regolarmente i blog e ciò richiede loro un grande dispendio di tempo. Un caso da non imitare è quello di Wal-Mart che ha postato sul suo blog notizie relative ad una coppia che viaggiava per gli Stati Uniti e sostava il camper nel parcheggio dei grandi magazzini. Successivamente si è scoperto che la notizia era stata inventata e appositamente preparata dalla società di pubbliche relazioni di Wal-Mart e la credibilità del gigante statunitense ha subito un duro colpo[5].


[1] RSS e Atom sono altre due tecnologie sulle quali il web 2.0 si sta sviluppando. La tecnologia RSS, acronimo di Real simple syndication, permette agli utenti di “abbonarsi” alle proprie pagine web: gli iscritti ad un sito, ogni qual volta che i suoi contenuti cambiano vengono aggiornati direttamente sul proprio browser o su i propri lettori RSS. Data la semplicità dello strumento anche gli utenti comuni possono inserire la tecnologia RSS nella propria pagina web. Tesi di Laurea di Valerio Sudrio: "La gestione delle relazioni con i clienti attraverso gli strumenti di mobile marketing: il caso Buongiorno S.p.A."

(2) Lo Stato della Blogosfera secondo Technorati - Q4 2006

[3] Don Topscott, Anthony Williams, Wikinomics, Rizzoli-Etas, 2007

[4] Fonte: Anderson C. and Mayfield R.Fortune 500 Business Blogging Wiki available on http://www.eu.socialtext.net/bizblogs/index.cgi

[5] Available on http://www.microsoft.com

Domani lo strumento "Brand Community"

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